MIA CITTA'

 

Tu, mia città, groviglio convulso di vite,
ma tenera, dolce, come amante di un tempo
mi accogli al ritorno.

E ti percorro ancora, fiutando
con delicato riguardo
aliti ben noti.

Ti sento, come un tempo felice,
scorrermi dentro, giocar
con le consunte corde
di sentimenti antichi.

Tieni, ti prego, la mia calda mano
tra le tue lunghe dita
e non lasciar ch'io ancora vada.

Il riposo che cerco, in continuo
tormentato fuggir,
ora m'aspetta.

 

 

 

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